venerdì 26 agosto 2016

PRIMAVERE E AUTUNNI

di Ciaj Rocchi e Matteo Demonte (testi e disegni)  – Editore: BeccoGiallo
162 pagine, colore – 17 x 24 – brossurato – Prezzo di copertina 18,00 €
ISBN: 978-8899016128

 

Riprendendo il titolo e lo stile della più antica cronaca cinese scritta, Annali delle Primavere e degli Autunni, con Primavere e Autunni, Demonte ripercorre la storia di Milano attraverso gli occhi del nonno, arrivato in Italia negli anni '30 da un piccolo paese della Cina orientale.Senza conoscere la lingua, ma affascinato dalle sue strade e dalla sua gente, dopo Parigi e Amsterdam, il giovane Wu sceglie di fare di Milano la propria casa e di costruirvi sia la propria attività economica che la propria vita, sposando una ragazza italiana. Nell'intreccio tra la storia della città e quella della sua famiglia, Demonte, studioso di lingua e cultura cinese, racconta, insieme alla compagna Ciaj Rocchi, una storia di migrazione, di incontro e scontro tra culture e di integrazione. A fare da sfondo la Milano che va dagli anni '30 ai '70, che si allarga abbracciando la provincia e si allunga con i grattacieli del boom economico. In primo piano, la vicenda di un uomo, raccontata non soltanto tramite una precisa ricostruzione storica, ma anche grazie ai ricordi e ai racconti della nonna.
Se la comunità cinese viene spesso presentata come chiusa in sé stessa e restia al confronto, quest'opera mostra invece una fitta rete sociale di connazionali pronti ad aiutarsi con il chiaro scopo di ottenere il risultato opposto. Questa silenziosa integrazione prende forma soprattutto per mezzo della cucina tradizionale, importata con lo scopo di raccogliere una comunità attorno ai propri sapori e divenuta oggi ampiamente familiare anche a noi italiani.
Primavere e Autunni, un po' a metà tra fumetto e libro illustrato, ha l'impronta stilistica influenzata dall’esperienza come videomaker dei suoi autori ed è la perfetta unione tra gli spunti di riflessione storica e sociale sulla comunità cinese di Milano e la delicata sensibilità emotiva del racconto autobiografico.
                                                                                                                     lirazel

Di seguito il videotrailer del volume realizzato dagli autori stessi.


mercoledì 29 giugno 2016

BLACK SCIENCE

Terzo appuntamento che la Libreria del Fumetto dedica al fumetto seriale. Questa volta tocca a uno dei titoli più sorprendenti del momento finire sotto la lente d’ingrandimento: Black Science, di cui è da poco uscito il terzo volume. Gli autori, Rick Remender (uno dei nomi in assoluto più caldi del panorama) e l'italianissimo (e bravissimo) Matteo Scalera, ci propongono una storia in cui pulp e fantascienza si mescolano in maniera mirabile, coinvolgendo il lettore nelle avventure dello scienziato (pazzo?) Grant McKay e della sua famiglia allargata. Una storia d’azione, a volte frenetica che lascia comunque spazio all’approfondimento psicologico dei personaggi e alle loro motivazioni, in cui i colpi di scena tengono il lettore in tensione fino alla fine, facendolo soffrire nell’attesa del successivo volume per scoprire cosa succederà. I disegni di Scalera sono straordinari, dipingono nuovi mondi e dimensioni con una facilità e una spettacolarità disarmanti, riempiono gli occhi del lettore di meravigliose immagini e di veri e propri sogni ad occhi aperti.
                                                  
                                                                                                 by Davide Bianchi

Black Science vol.1 Caduta Eterna, 176 pagine, col., 16x24, brossurato, bao pubblishing, 15€,









Black Science vol.2 Benvenuto, Nessundove, 136 pagine, col., 16x24, brossurato, bao publishing, 14€,










Black Science vol.3 Orizzonte di Fuga, 136 pagine, col., 16x24, brossurato, bao publishing, 14€









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Per quanto riguarda l’ormai consueto spazio di approfondimento, riflettori puntati su Rick Remender, uno degli scrittori più prolifici del momento che insieme a Jason Aaron e Jonathan Hickman, sta riscrivendo le regole narrative del fumetto americano, reimpostando storie strutturate su lunghi cicli articolati, che mirano alla crescita dei personaggi attraverso la loro collocazione in mondi fantastici.
Suoi sono i titoli di grande successo da poco usciti in Italia quali : Deadly Class (al secondo volume dopo un primo già esaurito e ristampato da Panini Comics) e Low (prima uscita per Star Comics), fumetti Image caratterizzati dalla cura di personaggi “veri”, a cui l’autore approda dopo aver scritto straordinarie storie per la Marvel : dagli Incredibili Avengers al Punitore (sua la controversa, ma bellissima saga di Franken-Castle), alla graphic novel di Rage of Ultron, al maxievento AXIS, passando per la ridefinizione dell’attuale Capitan America nero, fino alla sua straordinaria e pluripremiata Uncanny X-Force, probabilmente la miglior gestione di sempre del gruppo.


lunedì 6 giugno 2016

THE CORNER. VITE ALL'ANGOLO

di Lorenzo Palloni (testi) e Andrea Settimo (disegni) – Editore: Rizzoli Lizard

144 pagine, b/n – 28 x 21cartonato – Prezzo di copertina 20,00 €

ISBN: 978-8817087537

Nella Boston del 1920 attracca una nave che dall'Italia porta con sé il cadavere di Savino Serpio, rinvenuto nella famigerata terza classe, dove centinaia di sventurati affrontano il “viaggio della speranza” verso gli USA. Savino, però, era benestante e ad ucciderlo non è stato il terribile viaggio tra malattie e degrado, ma un colpo di arma da fuoco alla testa. Inizia così, con desiderio di verità e necessità di vendetta, il viaggio investigativo di suo fratello Italo, anarchico già in America da qualche anno, alla caccia del misterioso assassino.
The Corner, però, non è soltanto un noir incalzante, ambientato nell'America degli anni '20, tra pistole e regolamenti di conti. The Corner parla soprattutto di immigrati. Gente sporca, rozza, ignorante, dalla quale le persone per bene stanno lontane.
Geneticamente violenti e pericolosi terroristi, gli immigrati di The Corner siamo noi italiani, che il secolo scorso fuggivamo in massa dalla miseria in cerca di un futuro migliore, che accettavamo di affrontare viaggi ai limiti della sopportazione e di abbandonare per sempre casa nostra pur di continuare a sperare. Coinvolti in infinite spirali di violenza, i personaggi tratteggiati da Lorenzo Palloni e Andrea Settimo, parlano soprattutto a noi, che oggi ci troviamo dall'altra parte del confine, e ci rinfrescano scomodamente la memoria su un passato che sembra tanto lontano, ma, in fondo, sta proprio dietro l'angolo.


lirazel



mercoledì 25 maggio 2016

MOON KNIGHT


La Libreria del Fumetto, dopo MPH, continua con questa recensione ad occuparsi di titoli Marvel, con una delle più interessanti novità pubblicate negli ultimi anni: Moon Knight, la più recente serie dedicata al guardiano della luna, che è riuscita ad innalzare la fantomatica asticella qualità /formato /prezzo realizzando una magnifica edizione cartonata /gommata.
Tre volumi nel formato sopra descritto, tre team creativi diversi e tre differenti maniere di affrontare il personaggio.

Il primo team creativo, formato da Warren Ellis ai testi e da Declan Shelvey e Jordie Bellaire ai disegni, prende il personaggio, noto come giustiziere molto violento e con grandi problemi di personalità e lo rende il protettore dei viaggiatori della notte di New York. Gli autori realizzano sei storie autoconclusive differenti per trama ed ambientazione, ognuna caratterizzata da uno storytelling sempre funzionale ad una narrazione tesa ad approfondire un diverso livello e tipo d’investigazione. Il risultato finale è una delle interpretazioni più interessanti, stilose, intelligenti, trasgressive, disilluse di qualsiasi personaggio del fumetto mainstream e non.
(Moon Knight vol.1 Dalla Morte, Marvel Now, 128 pagine, 17x26, col., c/g, paninicomics, 12€) 
 
Il secondo volume è realizzato dal team creativo formato da Brian Wood ai testi e da Greg Smallwood ai disegni. Qui gli autori scelgono di non seguire l’esempio di Ellis di realizzare storie autoconclusive, ma optano per una “più classica” saga unica in sei parti. Il risultato è una run molto godibile, interessante, che approfondisce la psicologia del protagonista, evidenziando maggiormente il suo rapporto con Konshu e il concetto di viaggiatori della notte inserito da Ellis nel primo arco. La presenza di un nemico “singolo” aiuta la comprensibilità della storia, più classica rispetto al primo volume, ma sicuramente non per questo meno bella ed avvincente.
(Moon Knight vol.2 Blackout, Marvel Now, 112 pagine, 17x26, col., c/g, paninicomics, 14€) 
 
Il terzo e, per ora, ultimo volume della trilogia del cavaliere della luna, viene scritto da uno dei giovani più promettenti degli ultimi anni, Cullen Bunn, che nonostante sia da poco salito alla ribalta ha già realizzato straordinarie run su alcuni dei personaggi più importanti delle due major, in particolare per quanto riguarda i cattivi, facendosi notare per qualità, crudezza e spietatezza delle trame imbastite. Bunn coadiuvato ai disegni da German Peralta e Ron Ackins, per il suo ciclo decide di imbastire una storia più horror, davvero disturbante a tratti, supportato da una grafica cruda e contemporaneamente raffinata, che risulta essere il vero trait-d'union dei tre volumi Marvel Now sul personaggio.
(Moon Knight vol.3 Nella Notte, Marvel Now, 112 pagine, 17x26,col., c/g, paninicomics, 14€)
                                                                                                                                 by Davide Bianchi


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Per apprezzare al meglio questi volumi, sono necessarie due parole sugli autori. Tre volumi, tre autori diversi, ma non troppo! 

Iniziamo dallo scrittore del primo ciclo, Warren Ellis, uno dei principali artefici della storica british invasion del fumetto americano, autore di capolavori quali Transmetropolitan, Planetary e The Authority, prodotti che hanno rivoluzionato il mercato, introducendo nuove tematiche quali la metafisica e la politica precedentemente solo accennate nel mercato fumettistico americano. Questo Moon Knight si aggiunge sicuramente all’elenco dei lavori meglio riusciti di questo autore.

Il secondo volume è stato scritto, come già precedentemente detto, da Brian Wood, altro autore che ha lavorato con tantissime case editrici, sempre lasciando un segno grazie al suo stile particolare, in grado di far immedesimare il lettore nei personaggi raccontati. Interessante è notare come la sua carriera si sia spesso intrecciata con quella di Ellis, sia quando lo sostituì su alcune testate mutanti Marvel, sia nel presente proprio con Moon Knight. Wood è noto principalmente come lo scrittore di uno dei capolavori fumettistici degli ultimi anni, DMZ, e di altre grandi storie quali The Massive, sempre caratterizzate da una polemica vena politica tesa ad analizzare la società attuale e passata, come con una serie quale Northlanders, nella quale critica ciò che “non funziona”, attraverso un’analisi cruda e sincera dei problemi sociali, con un occhio di riguardo alle tematiche ambientali.

Autore dell’ultimo ciclo è Cullen Bunn, giovane astro nascente dell’editoria a fumetti americana, come detto ha utilizzato la crudezza e la spietatezza per caratterizzare le sue opere, proprio per questo è stato scelto da entrambe la major per scrivere di personaggi carismatici, cattivi, o quanto meno che si muovono sul sottile filo che divide il bene dal male. Con lui si passa infatti da supercattivi assoluti quali Sinestro per la DC, a personaggi come Moon Knight, che fanno uso di una buona dose di violenza nello svolgimento del loro “lavoro”, fino a Magneto, uno dei più grandi cattivi Marvel. Non è un caso che la casa delle idee abbia scelto proprio Bunn per occuparsi di un titolo quale Uncanny X-Men, che, nell'All New All Different universo Marvel del post-Secret Wars, ricorda molto più la spietata X-Force piuttosto che un normale team di X-Men.

martedì 10 maggio 2016

GLENN GOULD: UNA VITA FUORI TEMPO

di Sandrine Revel (testi e disegni) - Editore: BAO Publishing 
136 pagine, colore – 21 x 28 – cartonato – Prezzo di copertina 23,00 € 
ISBN: 978-886-543-657-8 

Per parlare di questo volume è necessario un supporto:


Pianista canadese, Glenn Gould, nel 1955, a soli 23 anni, si presenta al mondo con questa esecuzione de le “Variazioni Goldberg di Bach” e scrive un nuovo capitolo nella storia della musica classica. L'esecuzione impeccabile, gli staccati assoluti, la lucidità delle singole note: Glenn Gould sembra nato per dar voce alle opere di Bach. Ma per lui la musica è molto più che una professione. Ipocondriaco, ossessionato dalla perfezione, incapace di interessarsi al pubblico, Gould, quando suona, perde aderenza con la realtà che lo circonda, torna con la mente alla casa della sua infanzia e, tra le rassicuranti mura domestiche, si fonde con il suo strumento. La sedia che scricchiola, la sua voce che sussurra la melodia, le mani che scivolano sulla tastiera e tutta la mimica del volto, vengono presentati in Glenn Gould: una vita fuori tempo con un disegno sfumato, continuamente in bilico tra sogno e realtà, tra pensiero e azione. Con una narrazione non lineare, quasi a seguire le variazioni musicali da lui interpretate, Sandrine Revel presenta Gould uomo e artista, senza svelare dove stia, se c'è, la linea di demarcazione tra i due, fornendo un compendio visivo ed emotivo a corollario della musica che possiamo riascoltare nelle sue incisioni.
Da sottolineare come Glenn Gould sia stato uno dei primi artisti multimediali, tanto da abbandonare precocemente le esibizioni pubbliche in favore di sala d'incisione, radio e televisione. Una scelta sicuramente dettata dalle sue compulsioni, ma anche dalla capacità di utilizzare i media non come fine, ma come strumento per la propria arte.

lirazel